Il perché di un titolo
La ricchezza di opinioni e di prospettive di indagine, il pensiero plurale contro ogni grigia omologazione, la scelta precisa di ascoltare, accogliere, valorizzare ciò che costituisce essenza e valore nella crescita è irrinunciabile premessa che ha guidato il percorso editoriale del giornale, che si presenta rinnovato a partire dal nome. Perchè dunque scegliere “L’Arcipelago”? Perchè questo nome più di ogni altro, comprende e custodisce ciò che è unico e irripetibile, ma al tempo capace di andare incontro all’Altro, alla differenza e alla molteplicità. E come nell’Arcipelago “il mare non si arresta alle rive, ma risuona nell’agorà”, qui le voci di coloro che vivono e operano in questa scuola, rispettando il carattere specifico e distinto di ognuno, danno vita ad un messaggio corale armonico che sfida ogni pretesa di omologazione sociale. In questa esperienza, in cui il “nuovo” non è altro che tradizione che si rinnova, l’interrogarsi, il confrontarsi e l’inscindibile connettersi diventano l’orizzonte di senso di quanti presuppongono la verità del molteplice. Come sostiene M. Cacciari, “il molteplice andrà perciò salvato – ma per salvarlo è necessario comprenderlo e predicarlo”. Il bisogno di indagare oltre le apparenze dei fatti, di sperimentare un metodo di ricerca condiviso e circolare, nel solco dell’esperienza acquisita negli anni dagli studenti e dai docenti che hanno collaborato al nostro giornale sta ancora una volta alla base dell’impegno della redazione. La novità della veste grafica risponde alle esigenze di un ulteriore dinamismo e di maggiore fruibilità e nasce naturalmente dalle sollecitazioni dei ragazzi e dalla loro creatività.
Anna Maria Gammeri